
L'iniziativa propone un metodo educativo avanguardista per cercare di aiutare gli studenti delle scuole medie e superiori a comprendere e interagire con le differenze di genere. "Barbablù" offre un’esperienza innovativa che non si limita al solo insegnamento, ma apre nuovi orizzonti a circa 300 giovani, spingendoli oltre i confini tradizionali dell’educazione per esplorare la vastità delle relazioni umane e la complessità della violenza di genere.
Il progetto si snoda attraverso una serie di laboratori psicodidattici e performance teatrali che invitano gli studenti a indagare e riflettere su come le relazioni interpersonali possono essere influenzate da pregiudizi e stereotipi culturali profondamente radicati. In un mondo che cambia rapidamente, comprendere queste dinamiche non è solo una questione di giustizia sociale, ma una competenza cruciale per influenzare positivamente la società.
“Barbablù” è molto più di un semplice intervento educativo; è un catalizzatore di cambiamento. Attraverso il coinvolgimento attivo degli studenti in performance teatrali e discussioni, il progetto fa luce sulle sottili ma significative distinzioni tra genere, evidenziando come le convenzioni sociali e i media modellano le nostre percezioni e comportamenti. Questa approfondita esplorazione aiuta a smascherare e a interrogare le strutture esistenti che perpetuano la discriminazione e la violenza.
Gli studenti, guidati da esperti e facilitatori, vengono portati in un viaggio esplorativo dove ogni workshop costruisce sull’altro, permettendo loro di vedere non solo come le dinamiche di genere si manifestano nella società, ma anche come possono personalmente contribuire a modellarle. Attraverso esercizi che stimolano la mente e il cuore, i partecipanti imparano a riconoscere e rifiutare i comportamenti aberranti, a rafforzare la propria autostima e a delineare chiaramente i propri confini personali e relazionali.
Ogni sessione di “Barbablù” è pensata per essere una piattaforma sicura dove i giovani possono esprimere liberamente le proprie emozioni e pensieri, scoprendo come le aspettative di genere influenzano ogni individuo in modo unico. L’esperienza collettiva di condividere e riflettere su queste scoperte personale è profondamente trasformativa, non solo per gli individui ma per l’intera comunità scolastica.
Il progetto non si limita a esaminare la violenza di genere come un fenomeno isolato, ma lo pone nel contesto più ampio delle interazioni umane, incoraggiando una comprensione più matura e un’azione più consapevole. Gli studenti emergono da questa esperienza non solo con una maggiore consapevolezza delle questioni di genere, ma anche equipaggiati con strumenti per affrontare, ed eventualmente trasformare, dinamiche disfunzionali nei loro ambienti di vita.
In definitiva, “Barbablù” mira a creare una cittadinanza informata, sensibile e proattiva, capace di riconoscere e valorizzare la diversità come una risorsa vitale per la costruzione di una società più giusta e equa. Attraverso l’educazione, la riflessione e la discussione, il progetto nutre una nuova generazione pronta a sfidare le norme obsolete e a costruire relazioni interpersonali basate sul rispetto, l’empatia e la comprensione reciproca.